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apoteosi a Sala Baganza

Padiglione privato dell’appartamento del Duca Antonio Farnese.
La Sala dell’Apoteosi, menzionata nei documenti antichi come Sala dell’Udienza, è stata affrescata dal pittore di fama internazionale Sebastiano Galeotti: il ciclo pittorico, a soggetto profano, costituisce una delle più vaste e più importanti imprese realizzate dall’artista.

A seguire la collezione privata “Le prime pagine della storia”, inaugurata agli inizi di settembre 2019 dalla famiglia Merusi all‘interno delle cantine Farnesiane.

Apoteosi del Galeotti - sala principale

Dalla porta principale, guardando alla parete ovest, appare il termine dell’Età dell’Oro e l’inizio della successiva. L’uomo, impersonato da Trittòlemo, ha appreso da Demetra, che gli siede a fianco, a lavorare la terra e a godere dei suoi frutti di cui ritiene colma una cornucopia e che giacciono ai suoi piedi sotto forma di bionde messi. Un putto porge un canestro di fiori che colmano anche una seconda cornucopia a fianco della dea, allusivi ai piaceri della vita conquistati con il lavoro. Era, la grande divinità greca del cielo, regalmente vestita e fiancheggiata da un putto, è raffigurata in atto di concedere favori alla Terra, supplice la sua messaggera Demetra, mentre una coppia di pavoni – il suo animale sacro – sono trattenuti da una figura muliebre alata che sovrasta il gruppo. Il simbolico vaso di Pandora giace a terra sigillato, congiuntamente alla coppa della Giovinezza, allusivi ai mali imprigionati e della felicità dell’uomo non ancora intaccata.
A nord, Mercurio, la Ragione, conversa con Apollo, dio della Luce e protettore della Poesia e delle Arti, Diana, Amor Sacro, indica l’aquila di Giove che reca l’alloro intrecciato dall’Onore e, al sommo, Venere, Amor Profano, è unita a Marte, Intelletto Attivo, cui fa da contrappunto una coppia di tubanti colombi.
Ad est, contrapposte al lavoro manuale dell’uomo, stanno le Arti, frutto dell’Intelletto. Il giglio dei Farnese, sotto i quali il Ducato si era arricchito di tanti capolavori, è appoggiato fra la Grammatica – simbolo medioevale delle Arti Liberali – e la Scultura; la Pittura guarda all’alata Poesia e l’Architettura è assisa poco discosta dalla Geografia. Il gruppo è sovrastato dalla Musica e dalla Teologia, scienza delle cose divine, assisa su una coltre di nubi in atto di scrivere su un grande libro retto da due putti, mentre un terzo innalza in volo il cerchio simbolico dell’Eternità formato da un serpente che si morde la coda.
Il ciclo sta per concludersi: l’Intelletto dell’uomo, raffigurato dal giovane Ercole in corazza con la clava a fianco, portata da una coppia di putti mentre altri lo incoronano di fiori, e circondato dalle Virtù teologali e cardinali, può ora volgere lo sguardo all’Eternità del Tempo assiso nel profondo del cielo, fiancheggiato da Saturno-Cronos che regnava sull’Età dell’Oro, in atto di spezzare la falce con la quale radeva al suolo tutte le vite, mentre un putto accende la fulgida stella della Fama cui l’uomo giunge attraverso la Virtù, il Lavoro e la Scienza. Dietro la maschia Fortezza in corazza ed elmo che si appoggia al leone ed erge un tronco di colonna, sono assise due delle Virtù teologali: la Carità e la Speranza. La terza, la Fede, con la croce ed il simbolo dell’Eucarestia, è rappresentata a fianco della figura centrale, cui fa seguito la Giustizia con ai piedi la bilancia; la Temperanza regge le redini, ammonimento e simbolo del controllo esercitato sia nelle situazioni avverse che in quelle propizie ed è qui unita unita alla Prudenza con lo specchio indicante la conoscenza di se stessi, mentre un putto regge un serpentello allusivo alla brama di sapere moderata dalla riflessione.

le prime pagine della storia - collezione privata

Inaugurata agli inizi di settembre 2019 dalla famiglia Merusi all‘interno delle cantine Farnesiane. Potrai scoprire le prime pagine dei quotidiani nazionali e locali riprendenti i fatti storici dal 1935 al 1948. All‘interno della collezione fanno da cornice alcune affettatrici Berkel e motocicli riprendenti il periodo storico di riferimento.

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