Natale non è Natale senza un buon panettone da dividere con amici e familiari, meglio ancora se artigianale come quelli che puoi trovare da Merusi. Infatti, nella tradizionale bottega storica Merusi 1876 di Parma e Sala Baganza, così come nel negozio online, si potrà trovare il panettone artigianale tradizionale, sia classico sia farcito, come il Panettone albicocca e cioccolato.
Storia del panettone
Il panettone è uno dei dolci della tradizione in Italia. Quello classico è arricchito semplicemente da canditi e uvetta ma ci sono tante varianti, anche molto golose, per i palati più esigenti. Da Merusi, ad esempio, si può trovare il panettone albicocca e cioccolato oppure quello tradizione. Ogni regione ormai propone la propria versione, realizzata spesso con ingredienti del territorio, ma la sua versione originale sembra essere originaria di Milano.
Tutti conoscono il panettone, ma non tutti conoscono la sua origine. Forse perché le leggende si sprecano.
Le prime testimonianze fanno riferimento al “rito del ciocco”. A Natale, in ogni casa anche quelle più povere, il capofamiglia distribuiva a tutti una fetta di pane di frumento. Ai tempi la farina di frumento era pregiata e quindi una prerogativa dei nobili. A tutti gli altri infatti era vietato utilizzarla. L’unica eccezione avveniva in occasione del Natale quando tutti, poveri e ricchi, potevano mangiare lo stesso pane, che veniva chiamato “Pan de Ton”, ovvero pane dei signori, dei ricchi. Panettone starebbe anche per “grosso pane” che spesso, in occasione del Natale, veniva arricchito con altri ingredienti costosi, tipici delle feste: zucchero, burro e uova. Una di queste fette veniva poi conservata per l’anno successivo, come buon augurio.
Secondo altre leggende, il nome panettone deriverebbe da “pan de Toni”, dove Toni appunto era un un garzone di cucina alla corte di Ludovico il Moro. Secondo alcuni racconti orali arrivati fino a noi, sembra che sia stato proprio Toni a inventare il dolce, partendo da un errore. Sembra infatti che in occasione di una Vigilia di Natale, il cuoco degli Sforza bruciò il dolce e Toni pensò bene di utilizzare un panetto di lievito che, insieme a farina, uova, uvetta, canditi e zucchero, diede come risultato il lievitato profumato e soffice che tutti noi conosciamo.
Il panettone, così come lo conosciamo noi, venne poi perfezionato a metà del 1800, quando iniziò ad essere sempre più alto e soffice. Ed è proprio nell’Ottocento che il buon panettone diventa il regalo natalizio per eccellenza da fare a collaboratori e colleghi. E i panettoni iniziano a viaggiare per tutta Italia. Un po’ come accade ancora oggi.
Panettone albicocca e cioccolato: il must a cui nessuno rinuncia
I panettoni artigianali da Merusi, dal panettone albicocca e cioccolato a quello tradizionale, sono preparati secondo la ricetta, con ingredienti di prima qualità e una lunga lievitazione naturale. Il segreto della bontà, oltre agli ingredienti naturalmente, è proprio la lievitazione. Non bisogna avere fretta, come per tutte le cose buone. La lievitazione naturale avviene gradualmente e, una volta terminata, regala un panettone delizioso. Soffice e profumato, che si scioglie in bocca. Per preparare i panettoni non vengono utilizzati conservanti, aromi chimici o additivi.
Merusi, per gustare il panettone nella sua versione migliore, consiglia di non mangiarlo freddo. Infatti è preferibile metterlo vicino a una fonte di calore almeno un paio d’ore prima di consumarlo, poi dopo averlo tagliato con un coltello grande a lama seghettata, si potrà godere del suo gusto unico.
Quale vino abbinare al panettone
I panettoni possono essere abbinati a dell’ottimo vino dolce. In particolare, il panettone dà il meglio di sé insieme a un vino passito, profumato di frutta. Oppure, se si preferiscono le bollicine, la scelta potrebbe ricadere felicemente su uno spumante dolce di Moscato.